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BattiniAlberto Battini, responsabile del progetto per l’Unione delle Terre d’Argine, spiega di cosa si tratta e quali attività potrebbero interessare gli aspiranti volontari…

Il progetto “Reti di famiglie accoglienti” nasce su iniziativa dell’associazione Venite alla Festa come strumento e luogo di promozione di una cultura dell’accoglienza e della prossimità, attraverso la realizzazione di progetti di sostegno e affiancamento a famiglie in situazioni di difficoltà causa l’isolamento e la mancanza di un sostegno parentale o amicale.

Il progetto, che vede anche la partecipazione di alcune associazioni partner come Gruppo Aiuto Allattamento Materno Carpi; Centro Aiuto alla Vita di Carpi “Mamma Nina”; Circolo Anspi don Milani Limidi; Associazione La Festa Limidi, è stato finanziato dall’Unione Terre d’Argine ed ha beneficiato di un contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi.

L’idea di partenza nasce dalla riflessione che la nostra Associazione ha maturato in 20 anni di esperienza su questi temi: e cioè che l’accoglienza o il sostegno non è opportuno vengano vissute nella solitudine di chi, famiglia o volontario, si impegna in questo servizio, ma trovino uno spazio di condivisione, che diventa anche di progettazione e promozione, all’interno di un gruppo.

Il progetto è partito quindi con l’obiettivo di creare all’interno di ogni Comune dell’Unione un gruppo di volontari – singoli o famiglie – a servizio dei bisogni di altre famiglie in difficoltà, ma anche attenti nei riguardi di chi all’interno del gruppo esprime momenti di affaticamento e necessità di appoggio.

Cosa che è avvenuta successivamente agli incontri di presentazione alla cittadinanza, tenutisi nei mesi di marzo e aprile 2019.

I gruppi, attivi a Carpi, Novi, Soliera e Campogalliano, coinvolgono una quarantina di volontari (singoli e coppie), e ad oggi hanno risposto a 22 richieste di sostegno e accompagnamento, di cui 15 ancora attive.

I servizi svolti dai volontari variano molto, ad esempio: trasporto e accompagnamento; aiuto nell’accudimento dei figli presso il domicilio delle famiglie richiedenti; progetti tesi a favorire la socializzazione e la costruzione di relazioni esterne al nucleo familiare; accoglienza presso la propria abitazione per alcune ore la settimana di minori che necessitano di aiuto per lo studio o per l’assenza per lavoro dell’unico genitore presente. Tutto questo nell’ottica di prevenire l'aggravarsi di situazioni che in alcune famiglie possono degenerare in crisi più profonde. Si tratta più semplicemente di offrire a chi in questo momento ha meno risorse, un’opportunità.

Nel progetto i protagonisti sono i gruppi. Questi, incontrandosi con regolarità e grazie al coordinamento e al supporto offerto dalle risorse del progetto, fanno sì che chi vi partecipa, metta in gioco le proprie capacità e il proprio tempo per rispondere alle richieste che provengono dal proprio territorio, usufruendo nel contempo del confronto e del conforto degli altri volontari.

Ai volontari più che un saper fare, è richiesto un saper essere. Essere disposti ad accettare l’incontro con altre culture e realtà familiari, avere voglia di mettersi in gioco, essere attenti a non sostituirsi nelle responsabilità e nelle decisioni che rimangono prerogativa delle famiglie che si aiutano. I progetti di sostegno infatti, partono comunque dall’idea che coloro che vivono un momento di criticità, non per forza sono privi di competenze, ma se sostenuti e incoraggiati sono in grado di scoprire, potenziare e rafforzare le proprie risorse.

Dopo due anni e mezzo il bilancio è sicuramente positivo, pensiamo anche solo al fatto che il progetto sia proseguito nonostante le difficoltà dovute alla pandemia. Ma allo stesso tempo ci siamo anche resi conto di quanto l’isolamento e l’impoverimento delle relazioni sia un elemento che rende ancora più fragili le coppie, che si trovano a dover affrontare in solitudine problematiche familiari ed educative senza poter avere come sostegno e riferimento una rete informale per dissipare dubbi e paure nel prendere determinate scelte.

Da qui l’invito, a chi se la sente, di contribuire a costruite una comunità più accogliente, valutando la possibilità di impegnarsi in progetti di sostegno e affiancamento familiare. Noi ci siamo.

 

News dai comuni delle Terre d'argine

Info e Contatti

Associazione Reti di Famiglie Accoglienti Aps info@retidifamiglie.it – C.F. 90052870368

Sede nell’Unione delle Terre d’Argine: Via San Bernardino Realino, 9 Carpi (MO)

Sede nell’Unione dei Comuni del Distretto Ceramico: Via D. Ferrari, 45/1 Maranello (MO)

Sede nel Comune di Modena: Via Stringa, 55 Modena

 

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